StuporMundiFest: Il comitato d'onore

CENTRO INTERNAZIONALE STUDI GENTILIANI-CISG/ETS 

Il Centro Internazionale Studi Gentiliani, ente del terzo settore, persegue, senza scopo di lucro, finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale, con l’obiettivo primario di perpetuare la memoria, valorizzare 1’opera e promuovere gli studi sull'insigne giurista ginesino Alberico Gentili (1552-1608), tra i padri fondatori del diritto internazionale moderno. 


Nato nel 1981, con sede a San Ginesio, il Centro è un punto di riferimento nazionale e internazionale per l’attività di ricerca su Alberico Gentili, Regius Professor a Oxford (1587-1605), autore di opere fondamentali per la storia del diritto internazionale. Il Centro organizza ogni due anni le Giornate Gentiliane, cura e promuove una prestigiosa collana editoriale e organizza numerose attività culturali sul territorio, anche in collaborazione con le istituzioni scolastiche.

 


CENTRO STUDI SARNANESI

Il Centro Studi Sarnanesi è un’associazione culturale senza scopo di lucro che persegue finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale mediante lo svolgimento di attività di interesse generale in forma di azione volontaria o di erogazione gratuita di beni e/o servizi che vengono nello specifico attuate attraverso la promozione e la realizzazione di studi e ricerche storiche, artistiche e ambientali riguardanti in particolar modo l’Appennino marchigiano ed il Piceno in generale, con relative pubblicazioni, convegni, eventi culturali, spettacoli, gestione di mostre, centri culturali e musei.

Notizie storiche 

Il Centro Studi Sarnanesi nasce nel 1988 come associazione culturale senza scopo di lucro, con sede presso la Biblioteca comunale di Sarnano, su sollecitazione del Comune di Sarnano, a soli due anni dalla scomparsa di padre Giacinto Pagnani, già direttore della Biblioteca comunale, assumendo l’impegno di valorizzare l’importante eredità di studi e ricerche dello storico francescano, conservata tuttora presso la Biblioteca Comunale di Sarnano (Fondo Pagnani). 

Nel corso degli anni l’associazione ha portato avanti diversi studi con particolare attenzione al materiale dell’archivio storico comunale, curando la pubblicazione di numerosi lavoritra cui alcune importanti trascrizioni di manoscritti inediti di G. Pagnani, tuttora fondamentali per la storia delle Marche. Altre attività sono state continuativamente svolte in collaborazione con studiosi, Enti e associazioni del territorio, fornendo consulenza e supporto sul piano storico, artistico e scientifico in relazione a numerosi eventi culturali e turistici. 
Dopo le difficoltà provocate dagli eventi sismici del 2016 (Sarnano è uno dei centri del cratere) le attività sono riprese con nuovo slancio.
Un’importante iniziativa è nata dalla collaborazione con il Centro Studi Federico II Hohenstaufen di Jesi nell’ambito del progetto Federico II e le Marche nel Medioevo, punto di partenza per la pubblicazione del volume “G. Pagnani, Rinaldo di Brunforte il Grande: un conteso alleato di Federico II di Svevia. Scritti inediti”, seguita dalla mostra “Storia Di Una Signoria Nel Piceno Al Tempo Degli Svevi”, eccezionale esposizione di alcuni dei documenti più significativi della storia di Fildesmido da Mogliano e di Rinaldo di Brunforte
Di recente, in collaborazione con l’Associazione Tamburini del Serafino, si sta portando a conclusione un progetto incentrato sull’Abbazia di Piobbico, antica realtà simbolo identitario della comunità sarnanese, con nuove ricerche documentarie e non solo.
Parallelamente si è dato avvio a studi e ricerche sull’importante tradizione francescana di Sarnano approfondendo la storia medievale di questo territorio, sottolineando i legami di Sarnano con i comuni circostanti con l’intentodi promuovere nell’ambito culturale e non solo, la collaborazione tra i comuni dell’area. 
Nel perseguire tali obiettivi si è sempre puntato sulla valorizzazione del ricco patrimonio degli archivi locali, anche con l’organizzazione di mostre realizzate in collaborazione con il Comune di Sarnano, coinvolgendo diversi enti allo scopo di sensibilizzare le amministrazioni e avvicinare ai documenti cittadini, turisti e studenti.


 

CENTRO STUDI STORICI MACERATESI 

Il Centro Studi Storici Maceratesi è una associazione con finalità culturali fondata nel 1965 con lo scopo di promuovere studi e ricerche sui vari aspetti della storia e della cultura del Maceratese e delle Marche centro-meridionali, mediante convegni, pubblicazioni, conferenze, giornate di studio ed altre iniziative culturali. Promotori dell’iniziativa furono tre colonne della cultura maceratese del secondo dopoguerra, i professori Dante Cecchi, Aldo Adversi e Pio Cartechini, quest’ultimo presidente del Centro Studi dalla fondazione al 2016, anno della morte. Dal 2016 è presidente il prof. Alberto Meriggi. Al primo convegno che si occupò di “Fonti per la storia della Provincia di Macerata”, hanno fatto seguito ininterrottamente 58 convegni annuali tutti strutturati in due giornate, con la partecipazione ogni volta di più di 15 relatori. Da allora, di ogni convegno sono stati pubblicati gli Atti in appositi volumi che formano la collana “Studi Maceratesi”. 

Ad oggi, il Centro Studi può vantare un prezioso patrimonio di 57 volumi, unico nel panorama della ricerca storica locale non solo a livello regionale, ma anche nazionale. Accanto a questa collana sono state pubblicate anche piccole monografie nei “Quaderni del Centro di Studi Storici Maceratesi”. Fino al 1998 i convegni annuali sono stati itineranti, ospitati da vari Comuni della Provincia maceratese che hanno visto in essi un mezzo per l’elevazione culturale delle rispettive popolazioni, per approfondire, valorizzare e diffondere la conoscenza della storia locale, per offrire una opportunità agli studiosi e appassionati e anche per invogliare più persone, soprattutto giovani, allo studio e alla ricerca storica. Poi dal 1999 i convegni si sono svolti presso l’Abbadia di Fiastra e da qualche anno ancora nei Comuni in alternanza con la sede dell’Abbadia.

Da diversi anni il Centro Studi Storici Maceratesi non si limita ad organizzare soltanto il tradizionale convegno annuale, ma anche altri eventi distribuiti nel corso dell’anno sempre riguardanti la storia locale proposta in simbiosi con la storia generale. 
E’ unanimemente riconosciuto che non c’è pubblicazione sulla storia d’Italia, che in qualche modo interessi anche solo marginalmente le Marche, nella quale non vi siano citazioni riguardanti i volumi della collana “Studi Maceratesi”. 
Dal 2023 il Centro Studi Storici Maceratesi è Associazione di Promozione Sociale, secondo la normativa prevista dal Runts.
 

 

ISTITUTO INTERNAZIONALE DI STUDI PICENI 

L’Istituto internazionale di Studi Piceni nasce nel novembre 1959 per volontà dei Sindaci di Sassoferrato e Tolentino, allora entrambi parlamentari, On. Albertino Castellucci e On. Roberto Massi. La prima sede dell’Istituto è fissata in Tolentino e il primo Presidenti è lo scrittore Tullio Colsalvatico. Successivamente la sede dell’Istituto viene trasferita a Sassoferrato e Padre Stefano Troiani, allora Direttore della Biblioteca Comunale sentinate, ne diventa il promotore ed organizzatore primo. 


Nel 1980, attraverso la collaborazione con il Prof. Sesto Prete, si dà vita ai Congressi internazionale di Studi Umanistici, a cui parteciperanno, in qualità di relatori, i maggiori studiosi dell’umanesimo italiani, europei ed extra-europei. Il Congresso avrà vita fino al 2016, e l’Istituto aveva avuto, come Presidenti, i Proff. Alberto Grilli, dell’Università Statale di Milano, e Ferruccio Bertini, dell’Università di Genova. Nei trentasette anni di vita e di Congressi e dei Seminari di alti studi umanistici in forza dei quali Sassoferrato viene definita la “cittadella dell’umanesimo”, l’Istituto pubblicherà regolarmente i volumi degli Atti, un patrimonio culturale rilevantissimo per la cultura umanistica classica di cui si trova copia anche nella “Bodlejan Library” dell’Università di Oxford. Interrotta la lunga serie dei Congressi umanistici, l’Istituto, nel 2017, modifica il proprio nome, acquisendo quello di Istituto internazionale di Studi Piceni “Bartolo da Sassoferrato”. Con la Presidenza del Prof. Galliano Crinella l’Istituto dà vita ad una proficua opera di valorizzazione del pensiero e dell’opera di Bartolo da Sassoferrato, attraverso Convegni, seminari e conferenze. Parimenti viene promossa un’intensa attività editoriale che confluisce nelle Collane “Studi bartoliani” e “Quaderni di Studi bartoliani”. Nel 2023 nasce, per volontà dell’Istituto, il Premio annuale “Bartolo da Sassoferrato pe le Scienze giuridiche e politico-sociali”, quest’anno alla sua seconda edizione.

 

 

PIO SODALIZIO DEI PICENI 

Il Pio Sodalizio dei Piceni deriva dall’Associazione di Marchigiani residenti in Roma, costituitasi all’inizio del 1600 su iniziativa unanimemente riconosciuta del Cardinale Giovanni Pallotta di Caldarola. Poi divenuta Confraternita della Santa Casa di Loreto nel 1633 sotto il Pontificato di Urbano VIII, acquisisce l’attuale denominazione nel 1899. 


Dal 1963 è una Fondazione Scolastica posta sotto il controllo del Ministero della Università e Ricerca Scientifica. Nato per voler assistere gli studenti indigenti marchigiani che venivano in quei lontani tempi a studiare a Roma nelle locali Università, ha mantenuto sempre l’ispirazione cattolica voluta dal Fondatore e ribadita dai numerosi donatori ed amministratori avutisi attraverso i secoli, proseguendo l’attività di assistenza agli studenti adeguandosi alle esigenze dei tempi e al mutamento delle condizioni di vita. Numerosissimi studenti marchigiani hanno potuto così completare i loro studi e molti sono i personaggi divenuti famosi. A seguito di un importante lavoro di ristrutturazione gli importanti edifici del Complesso monumentale di San Salvatore in Lauro ,dove il Pio sodalizio ha la sua sede istituzionale  l’unita omonima Chiesa, che è la chiesa dei marchigiani di Roma, il Palazzo di Sisto V in via di Parione, il Palazzo Pallavicini Montoro compreso nel quadrilatero di Via dei Prefetti, Via di Campo Marzio, Via della Lupa e Vicolo della Torretta, (per citare i più importanti tra gli edifici posseduti  e che sono parte non indifferente del tessuto storico urbano di Roma), hanno ripreso vita e tono unitamente agli altri minori, ma non meno importanti ed utili a vantaggio delle attività assistenziali del Pio Sodalizio.
Nel prestigioso complesso vi è una importantissima biblioteca con circa 14.000 titoli, moltissimi riguardanti le Marche, numerosi manoscritti, giornali, riviste. L’archivio storico che data dagli inizi del XVII secolo e giunge sino ai nostri giorni è altro patrimonio di rilevante importanza. Manifestazioni, mostre, incontri,tavole rotonde,concerti convegni vengono promosse sia in ambito marchigiano che nazionale.