ππ πππππππ: ππ ππππππππ πππππ-πππππππππΒ
La Fondazione Federico II Hohenstaufen Jesi Onlus nacque dal Comitato Italo Germanico per l'erezione a Jesi di un monumento a Federico II, Β costituito dallβAvv. Gino Borgiani, avvocato e laureato in storia e filosofia ed appassionato studioso di Federico II, che aveva notato come Jesi non avesse saputo sfruttare convenientemente la fortunata circostanza di aver dato i natali a tanto personaggio e come non esistesse nella cittΓ altro segno della presenza di Federico II se non una lapide nella piazza dove nacque, a lui intestata. Il Comitato operΓ² dal 1986 fino alla realizzazione del monumento a Federico II, in seguito alla quale venne assorbito dalla Fondazione.Β
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Creata nel 1988 da 69 soci fondatori, la ππππ
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πππππ π°π° era (ed Γ¨ ancora) un ente morale culturale senza fini di lucro con personalitΓ giuridica (Decreto del Presidente della Regione Marche 19.09.1988), giΓ iscritta al n. 304 del soppresso Registro delle persone giuridiche del Tribunale di Ancona.Β
Nel 1994, attraverso il secondo Presidente, il Dr. π½πππππππ π©πππππππ (fratello dellβAvv. Gino Borgiani e Segretario Generale della Regione Marche), e diversi parlamentari jesini, avanzΓ² una proposta di legge per le celebrazioni dellβOttocentenario della nascita di Federico II, il cui testo fu quasi integralmente accolto. Fu anche lβunico ente di natura privata ad essere cooptato nel Comitato nazionale per le celebrazioni federiciane fin dalla sua prima seduta.Β
Alla conclusione delle celebrazioni jesine dellβOttocentenario, venne finalmente inaugurato il monumento a Federico II, una statua in bronzo di oltre quattro metri di altezza realizzato degli scultori π©ππππ
ππππ πΉππππππ di Roma, π―ππππππ πΊππππππ di GΓΆppingen e π΄ππππππ π°πππππππ di Jesi, costato alla Fondazione oltre 150 milioni di lire. L'evento fu seguito da altre due importanti manifestazioni: il ππππππ πππ‘πππππ§ππππππ πΉπππππππ πΌπΌ 1995 e lβesecuzione in prima mondiale del poema lirico-sinfonico "πΌπ ππππππ‘π πππ ππππππ".Β
Dal 1996, anno dβinsediamento della prima Assemblea dei Fondatori e dallβapprovazione delle prime modifiche dello Statuto, la Fondazione, da chiusa, si Γ¨ trasformata in Fondazione aperta e lβAssemblea, ogni anno, coopta nel suo seno i nuovi soci nelle varie categorie.
Nel 2010, con la scomparsa di Vittorio Borgiani, viene nominato terzo presidente il dr. πππππ πͺπππππππππ (Prefetto della Repubblica italiana).
Il monumento di Federico II, dopo lunga diatriba, e dopo essere stato oltre 23 anni fuori Porta Bersaglieri, dal 22 settembre 2018 si trova finalmente in Piazza Federico II nella corte di Palazzo Ghislieri sede del Museo Federico II Stupor Mundi.
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Nel 2018, come stabilito dallo statuto, il dr. Fabio Costantini lasciΓ² la presidenza al dr. π·ππππ π΄ππππππ, quarto e attuale presidente della Fondazione.
La Fondazione Γ¨ attualmente iscritta allβElenco delle istituzioni culturali di rilievo della Regione Marche e dal 28 dicembre del 2000 alla Categoria 9 delle Onlus.Β
Ha sede a Jesi, dal maggio 2016, in Piazza Colocci 4, presso Palazzo Bisaccioni. Ha punti di riferimento in Germania (GΓΆppingen, Waiblingen, ed altre cittΓ ) e in Italia.
Ha convenzioni e accordi di collaborazione con Palazzo San Gervasio, Monselice, con lβOfficina di Studi medievali di Palermo, Tagliacozzo, Lagopesole, Melfi, oltre che gli statutari gemmellaggi con la Gesellschaft fΓΌr staufische Geschichte e. V. di GΓΆppingen e l'omonima Fondazione Federico II di Palermo.Β
La Fondazione, a base volontaristica, conta attualmente piΓΉ di 400 soci, molti dei quali fuori dell'ambito regionale e all'estero, e vive con il loro contributo, con quello annuale della Regione Marche e del Ministero dei Beni Culturali, con le sovvenzioni di enti pubblici e privati, con i proventi derivanti dalle proprie attivitΓ che in parte si auto finanziano e da sponsorizzazioni e devoluzioni. Ogni anno viene attuata una Campagna Soci volta ad ampliare la base associativa e, con essa, le possibilitΓ di incrementare la propria attivitΓ istituzionale.Β
LβattivitΓ scientifica della Fondazione fa capo al Centro Studi Federiciani di cui Γ¨ in avanzato corso il potenziamento e lβadeguamento delle strutture alle piΓΉ moderne esigenze e si estrinseca essenzialmente in convegni, conferenze, tavole rotonde, mostre e manifestazioni varie come concerti, presentazioni di libri, letture teatrali ed a piΓΉ voci anche nelle scuole e nella pubblicazione delle ππ΄π΅ππΏπ΄πΈ (le nostre pubblicazioni che raccolgono le relazioni degli interventi, giunte al n. 50). La Fondazione possiede una importante biblioteca di oltre 5000 volumi che a breve entrerΓ nel Sistema Bibliotecario regionale.